Non ci è dato di essere. Noi siamo soltanto un fiume, aderiamo ad ogni forma: al giorno ed alla notte, al duomo e alla caverna.
Forma su forma riempiamo senza tregua, nessuna ci diviene patria, gioia o piena, sempre siamo in cammino, ospiti sempre, non c'è campo né aratro per noi, né pane cresce.
E non sappiamo cosa Dio ci serbi, gioca con noi, argilla nella mano, muta e cedevole che non piange o ride, mille volte impastata e mai bruciata.
Potessimo, una volta, farci pietra, durare! Questa è la nostra eterna nostalgia, ma un brivido perdura a raggelarci e non c'è pace sulla nostra via.
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