Ho un volo d'ali incompiute che a sferzare il vento migrerei l'ultimo cuore che mi rimane
del lancio, ho rasentato terra sullo schianto, s'è arrossito il tonfo
sono - adesso - lo svuotarmi delle ossa e l'essere leggera, il mio corpo come cielo su un passato di nebbia attraversarmi nella mattina - dopo la notte - a ovest del gelo verso pelle nuova
tra l'emigrazione e l'esilio del rimosso, la coscienza dell'ora.
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