Abbiamo detto notte a fine giorno come se il tempo fosse spazio quando la Parola deflagra e l'emozione dietro a far tempesta Ugole zittite e iridi cieche camminarci sulle gole metterci impressione di pelle tra le dita ungerci e tingerci d'inchiostro virtuale impastandoci d'onirico Il verbo - sacro - a sud del mio cuore imprimere sillabazione errata di respiri contratti con i lemmi a flettersi sui meridiani di noi paralleli Farsi l'amore sui versi piani accentando il desiderio sdrucciola è l'assenza - la tua - d'una metrica inversa Sull'esitazione d'uno iato a scambiarci i fiati eppure, cesura di carne dieresi nell'illusione della voce come tocco.
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