Ancora, prima di partire E volgere lo sguardo innanzi Solingo le mie mani levo Verso di Te, o mio rifugio, A cui nell'intimo del cuore Altari fiero consacrai Chè in ogni tempo La voce tua mi chiami ancora.
Segnato sopra questi altari Risplende il motto "Al Dio ignoto". Suo sono, anche se finora Nella schiera degli empi son restato: Suo sono e i lacci sento, Che nella lotta ancor mi atterrano E, se fuggire Volessi, a servirlo mi piegano. Conoscerti voglio, o Ignoto, Tu, che mi penetri nell'anima E mi percorri come un nembo, Inafferrabile congiunto! Conoscerti voglio e servirti!
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