Perché mai a tal punto singolare? Questa e non quella? E qui che ci sto a fare? Di martedì? In una casa e non nel nido? Pelle e non squame? Non foglia, ma viso? Perché di persona una volta soltanto? E sulla terra? Con una stella accanto? Dopo tante ere di non presenza? Per tutti i tempi e tutti gli ioni? Per i vibrioni e le costellazioni? E proprio adesso? Fino all'essenza? Sola da me e con me? Perché mi chiedo, non a lato, né a miglia di distanza, non ieri, né cent'anni addietro, siedo e guardo un angolo buio della stanza come, rizzato il capo, sta a guardare la cosa ringhiante che chiamano cane?
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