Te ne stai immobile, disteso con la testa penzoloni al sole non un movimento, sembra che sei morto. Poi senti il cancello cigolare scatti fuori come una molla ti protendi verso la rete e ti strofini, in cerca di coccole e carezze come i bambini. E mi guardi implorante di aprirti che vuoi correre su e giù per il cortile e appena ti apro parti come un fulmine corri e fai le capriole, sprigioni la tua voglia di libertà. Poi vieni a me vicino, mi guardi e sembri dire "prendi il collare andiamo a caccia, ho già sentito le quaglie all'alba e verso sera pure il canto di un fagiano. Andiamo che aspetti? Metti in moto che partiamo andiamo al lago ogni mattina. Uffa! Mi sono stufato di puntare sempre la gallina del pollaio accanto".
Questa poesia sul tuo cagnolone e' bellissima, mette tenerezza, mi par di vederti con lui che ti gironzola attorno e tu sbuffante che non gli stai dietro.....baciotto :0))
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