Piccola alzavola che ti muovevi fra i canneti del mio amore ti lavavi, ti nascondevi fra i cespugli, cercavi semi e sentivi l'acqua dolce ed ossigenata del mio cuore e dentro vi sguazzavi felice. Un giorno ti accorgesti di un germano reale che brontolando ti chiamava col ricciolo della coda si mostrava e ti corteggiava. Quante sguazzate! Lui non ti vedeva "piccola anatra che vola" ma un grande cigno rosa e quelle acque presidiava come alcova. Quante sguazzate! Fradici e, poi, asciugati si ricominciava. Adesso il mio cuore è una palude le acque sono dolci ma intorpidite, manca la tua presenza ad ossigenarle. Il germano è sempre là, lo sa che non sei partita, aspetta di sentire quel volo nel ripasso dell'amore.
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