Sarà che i miei sogni spaventano il tiranno come un lontano canto, come sepolte campane, come tutte le voci che non capisce. Sarà che i miei sogni, di uomo e di poeta, sono coperti dal ferro che mi rinchiude la vita e ora sogno spade allegre. Sarà, mi domando, che ancora non capiscono che incarcerarono l'uomo perché non furono capaci, dell'assalto vincente al forte dei suoi sogni che con più forza lo fa sognare.
letta per caso, mi è rimasta sempre dentro. Residuo d'ingenuità? Grazie al cielo se è il disincanto l'insidia più grossa e in più la dismissione del fecondo che ci resta e che copriemo con inutili veri per un gioco di stare alla page, di un ipotetico passo più avanti.Però, che strano non l'ho ancora tutta in memoria.
Consiglio "Il potere dei sogni" di Luis Sepulveda dal quale ho conosciuto questo poeta. Grazie a Luis e grazie a voi per averlo messo a disposizione.
Un abbraccio patri
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