Fischi di treni in arrivo o in partenza alla stazione intrecciano pensieri in entrata ed in uscita. Illusioni che una cena al posto accanto potesse illuminare la serata. Minestra riscaldata inacidita mette a nudo l'illusione di aspettative stanche. Voli di pavoncelle spaventate dall'arrivo di un rapace attraversano in ogni dove un cuore senza pace. Lo stomaco in subbuglio da scariche di bile liberate, un libro troppo tosto da assimilare per una mente assente, è un'altra notte in bianco, sai che è lì vicina ma non ti è accanto. Sventolio di bandiere bianche, l'edera verde impressa, rendono un'immagine di qualcuno disponibile alla resa. L'edera speranza verde che non muore Su bandiere rosse fu un giorno impressa a significare la sintesi di pensiero e azione di ragione e di passione simbolo di una minoranza che non si piega all'arroganza. Scrivo su un cartello "io non mi arrendo" E lo espongo sul mio petto o se volete Sopra al cuore, loro devono vedere che c'è l'orgoglio di non mollare, lei deve sapere che io non mi arrendo. Un seme di fiore cade nella roccia spoglia ma quando trova un grammo di terra bagnata sboccia come fosse primavera. Ed è più bello e più si nota in quella parete nuda, la speranza che non si è arresa può riprendere la vita.
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