La puoi vedere ogni mattina appollaiata sopra un palo della recinzione che costeggia l'autostrada. È una poiana bella, fiera ed immobile osserva lo scorrere del traffico e si gusta il riverbero e il calore del sole. Poi si alza, allarga le sue ali vola in alto sulla campagna a perlustrare, e poi, silenziosa piomba sulle prede da mangiare. Anch'io ho una poiana dentro al cuore, è ferma lì ad osservare il traffico dei miei sentimenti. Ogni tanto si trasforma, diventa gatta, fa le fusa e si lascia accarezzare ma se poi tenti di ritornare a vivere con lei non solo qualche istante si alza, vola via e minacciosa ti dice "voglio poter fare quello che voglio, volare qua e là libera ti devi accontentare di quegli attimi che mi sentirò di darti". E allora torna a presidiare il tuo cuore triste e se passa un'allodola e hai voglia di volare, lei arriva subito e la ghermisce rifà la gatta e poi sparisce. Sono quattro giorni che non la sento. Lei non chiama ed io nemmeno. Quattro giorni che non la vedo. Forse come allodola ha inseguito il luccichio di uno specchietto forse brillava ai suoi occhi e adesso, ad un'ala è ferita. Forse più semplicemente la fiera poiana si è goduta quattro giorni di quiete e sole ritemprata e ferma non si fa sentire, chissà se pensa come me: perché non mi chiama?
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