La luna splendeva da tempo nella tovaglia del cielo, con le stelle commensali quando giungemmo al molo di ponente. Un posto nuovo, musica amica accompagna quella prima sera insieme dell'annata. Un rebus come sarebbe andata! Un tempio del buon gusto, piano bar all'ingresso e a picco sul mare la sala si spiega con vetrate illuminate da candele bianche. Le onde che lambiscono gli scogli, la risacca che vedi nelle luci della città che vi si specchia. La mente galoppante immagina di essere ancora lì insieme questa estate a gustare il sapore, l'odore e il rumore di quel mare. Un raso bianco illumina il suo viso spesso scontento, il merito non è solo del colore, ma del calore che lo scenario magico trasmette. La mano non ritrae, anzi la stringe, avverti dal suo sorriso e dalla carezza che si fa sul raso, che è raggiante si sente viva di novità. Non c'è voglia di tornare, la musica diffonde melodie incatenanti, buon ultimi ad uscire. Gli scogli cantano di onde infrante, dipinti dai contorni spumeggianti, ossigenanti dell'amore. Il vento nella darsena sugli alberi maestri sibila un saluto, un invito al ritorno. Il rebus non è mistero si è risolto lì al molo, nel fascino della bellissima serata.
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