Mi sono dipinta in chiaroscuro su sfondi d'inedia esistenziale Vestita di perle ed io guscio d'ostrica sigillato chiusa fuori aperta dentro in attesa di ciò che mi penetri ancora tra la durezza inscalfibile l'avorio pregiato ed il salmastro dell'umido mare interiore ché m'ha resa bagnata di peccato ché così è ogni mia memoria nello scandalo della caduta e del vizio nel traviamento e nel crimine nello storto e nel lascivo.
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