Tu scruti gli occhi miei, un po' perplessi E forse, cerchi lì, in quei riflessi Il lampo di quel solido prestigio, e invece, vedi solo un velo grigio.
Ma, come puoi pensare, amica mia, di ritrovarci, quella solita allegria, se appena, giri l'angolo della via io, sento tanta triste nostalgia?
Quando tu, mi confidi le tue pene Non posso certo io, stare bene, perché non vuoi capire amore mio che se soffri tu, poi soffro anch'io?
Quando confessavo te, come amico, Adesso posso confidarlo, te lo dico, per tanto tempo, con indifferenza, ho mascherato la mia sofferenza.
A volte mi raccontavi con furore Che lui non capiva il tuo amore Io l'amico, rispondevo con rispetto Ma col cuore gonfio dentro al petto.
Se ti sfioravo il viso con un dito A te sembrava il buffetto di un amico per me quel contatto era calore da trasferire dritto dentro al cuore.
Forse fu proprio quello che alla fine Fece rompere ogni argine e confine Bastò capire come fosse un gioco Amico, diventò amore, a poco a poco.
Ma come puoi pensare, cara amica Ma come puoi supporre, caro amore O avere qualche dubbio od il timore Che io, voglia spegnere quel calore.
Quando l'amico, diventò l'amore, e legame forte di testa e di cuore, ho abbandonato ogni convenzione, prevalgono in me, i sensi e la passione.
Ma se io ti percepisco, non pimpante, anzi, ti intravedo un poco titubante, vuoi proprio allora che io te lo dica, tornano i ricordi, tu, come mia amica.
Di quei tuoi dubbi, io nutro il terrore, son quelli che distruggono il mio umore, son quelli che distraggono il tuo cuore, per questo sono perplesso, caro amore.
Ma come puoi pensare, amica mia Che la notte io, ti senta solo mia divisi e lontani, per molte ore, anche se ti penso sempre, caro amore?
Tu, mi rispondi fidati, o gioia mia, non struggerti, che sono solo tua, per questo amore giovane, ma antico, devo sentirti mio amore e mio amico.
Ma certo che mi fido, amore mio Non posso fare altro vivaddio, sul filo del rasoio, tengo il mio cuore, ma mi sento il tuo amico e il tuo amore.
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