Souplesse
Sotto zero,
sono le dieci e mezzo di sera;
fra poco andrò nel letto,
sotto la trapunta nuova.
Come ogni notte
disteso sul ventre
chiuderò gli occhi
nel nero niente del sonno.
E’ vero quel che si dice:
ho dormito un terzo
di mia vita, almeno,
ed ogni notte -
per tredicimila notti -
mi sono allenato
a un’idea di morte
che a questo somigli.
Eppure, dopo tanto
esercizio appropriato,
ancora non sono sicuro
di essermi abituato
la mente ancorché il corpo
al supremo ultimo sforzo.
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