Quando la bufera incipria il porto, quando i pini, frusciando, lasciano nell'aria una scia che delle lamine di una slitta è più fonda, quale grado di azzurrità può raggiungere un occhio? Quale segno il linguaggio può far germogliare da un cauto contegno? Nascondendosi alla vista, il mondo esterno prende in ostaggio un volto: bloccato dalla neve, pallido, inerme. Così un mollusco rimane fosforescente sul fondo dell'oceano e così il selenzio assorbe l'intera velocità del suono. Così un fiammifero basta per accendere un fuoco; così l'orologio di un nonno, fratello del battito cardiaco, essendosi fermato da questo lato del mare, per mostrare il tempo all'altro, continua a ticchettare.
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