Solo aprendomi, sgusciandomi come un'ostrica. Solo gustandomi, molle, internamente. E mangiandomi, liscia, ed assaporandomi, dolce, dove serve, piena, dove vuoi entrare. E sinuosa, m'incastro. E ritrarti e sfondare, infondendoti, sprofondando tra gli umori liquidi, l'unica perla, la mia pelle, stretta tra le tue dita, graffiata dalle tue unghia, trattenuta dal tuo fiato. - A sfregare le tue costole sulle mie vertebre -.
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