Sussurro il verso al mare per infondermi coraggio per rubare lacrime alle onde e taglio a pezzi il riflesso stilizzato della stanza tetra che mi nasconde la prospettiva esterna la prospettiva ermetica la prospettiva seriale che guida i miei passi e la felicità è un caldo abbraccio di ferite vagheggiate mi chiesero chi ero io non ero nessuno aspettavo
oggi sprizzo petrolio sprizzo silenzio operaio il furore dell'umiliazione scopre la coerenza come forma superiore di disimpegno questa vita ci dimostra troppa bellezza per non temerla per non temerci tu sei di più sei meraviglioso uccidimi! Ti prego! O io ucciderò te.
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