Padre, se anche tu non fossi il mio padre, per te stesso, egualmente t'amerei. Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno che la prima viola sull'opposto muro scopristi dalla tua finestra e ce ne desti la novella allegro. E subito la scala tolta in spalla di casa uscisti e l'appoggiavi al muro. Noi piccoli dai vetri si guardava.
E di quell'altra volta mi ricordo che la sorella, bambinetta ancora, per la casa inseguivi minacciando. Ma raggiuntala che strillava forte dalla paura, ti mancava il cuore: t'eri visto rincorrere la tua piccola figlia e, tutta spaventata, tu vacillando l'attiravi al petto e con carezze la ricoveravi tra le tue braccia come per difenderla da quel cattivo ch'eri tu di prima.
Questa del padre è l'unica che è inserita in testi scolastici elementari,non so se nelle scuole medi e oltre c'è qualcosa.In questa poesia S.fa ondulare il flusso delle emozioni,i fili sottili che legano i figli ai genitori... Un vero gigante del"900, un calamaio da cui molti hanno intinto il pennino.
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