Diamante, né smiraldo, né zafino, né vernul'altra gema preziosa, topazo, né giaquinto, né rubino, né l'aritropia, ch'è sì vertudiosa, né l'amatisto, né 'l carbonchio fino, lo qual è molto risprendente cosa, non àno tante belezze in domino quant'à in sé la mia donna amorosa. E di vertute tutte l'autre avanza, e somigliante [ a stella è ] di sprendore, co la sua conta e gaia inamoranza, e più bell'e[ste] che rosa e che frore. Cristo le doni vita ed alegranza, e sì l'acresca in gran pregio ed onore.
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