La neve cade, la neve cade Alle bianche stelline in tempesta Si protendono i fiori del geranio Dallo stipite della finestra: La neve cade e ogni cosa è in subbuglio, ogni cosa si lancia in un volo, i gradini della nera scala, la svolta del crocicchio. La neve cade, la neve cade, come se non cadessero i fiocchi, ma in un mantello rattoppato scendesse a terra la volta celeste. Come se con l'aspetto di un bislacco Dal pianerottolo in cima alle scale, di soppiatto, giocando a rimpiattino, scendesse il cielo dalla soffitta. Perché la vita stringe. Non fai a tempo A girarti dattorno, ed è Natale. Solo un breve intervallo: guardi, ed è l'Anno Nuovo. Densa, densissima la neve cade. E chi sa che il tempo non trascorra Per le stesse orme, nello stesso ritmo, con la stessa rapidità o pigrizia, tenendo il passo con lei? Chi sa che gli anni, l'uno dietro l'altro, non si succedano come la neve, o come le parole d'un poema? La neve cade, la neve cade, la neve cade e ogni cosa è in subbuglio: il pedone imbiancato, le piante sorprese, la svolta del crocicchio.
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