CLXXXIII
Accanto a mamma dal pallor mortale
raffinata siede donna spartana
degna figur di nobil castellana,
con occhi dolci e dal volto ovale.
Due suore a destra man del capezzale
che al suon di tocchi di bronzea campana
che a raccolta chiama gente nostrana
in chiesetta di palagio ducale,
s'alzano a recitare l'avemaria.
La manca mano in quella di mamma
pongo e con mia la sua lacrima scorre.
Concluso appena hanno terribil dramma,
infra le steppa d'Argentina e serre,
zii ch'an vissuto in quelle nobil terre.
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