Lei trovò il coraggio e affrontò il cielo. riempi il nome di Dio della sua bocca e volle il miracolo. un angelo maschio incarnato scese sulla terra gli sottomise il corpo, e nel suo ventre piantò un seme.
le porse uno specchio, vide l'immagine curva, l'ombelico rotondo. le mostrò che esisteva un inferno, e che i sogni sono concepiti fuori dal mondo.
piantò una lama in mezzo al suo corpo, lo saturò di sangue; le sfilò nido e seme e in assassino converti il suo nome. lei maledì quel miracolo concesso senza alcuna pietà.
ombra, grida, silenzio.
ora giace, testa bassa come appesa un pipistrello; non seppe difendere il bozzolo, il germoglio. e invece di una vita vive una colpa. questo il suo castigo.
Commenti