Pazienza, piccolo Amore! Una donna dal petto pesante, calda come giugno entrerà Un giorno e chiuderà la porta, per restare.
E quando l'animo tuo, oppresso, avrebbe reclamato Una fresca notte solitaria, il suo petto la notte coprirà pendente nella stanza tua come una coppia di gigli tigrati, che i loro petali oro-pallido schiudono con ferma intenzione E soffocano le tenebre blu con acre profumo, fiaccando Il tuo corpo con la spinta dei suoi capezzoli, finché Freschezza bramerai con una forte sete.
E ti ricorderai allora, con desiderio vero Per la prima volta, quel che ero per te. Così profondamente sogna un narciso selvatico E ti attende attraverso l'oscurità Fredda ed azzurra, brillando allegramente Ai tuoi piedi come piccola luce.
Pazienza, piccolo Amore! Negli anni a venire Io sarò felice per te, nella memoria.
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