Si spacca il mattino come una melagrana Con rosse crepe lucide; Ah, quando arriverà domani l'aurora, tardi, Biancheggiando oltre il letto, Vigile mi troverà ai cancelli del matrimonio, Mentre aspetto che si diffonda la luce Su di lui, che sazio dorme Con la testa sprofondata, incosciente.
E quando l'alba s'insinuerà dentro Cauta m'alzerò per osservare la vittoria della luce Sul primo dei miei giorni Che lui mi mostra, addormentato nel sonno In cui con me cadde, e il mio sguardo Meno vago diverrà, e la sua faccia calda Vedrò liberata dall'agitarsi della fiamma.
Saprò allora a quale immagine di Dio È fatto il mio uomo; E vedrò il castigo o il premio della mia vita nel dormiente; Calcolerò allora lo stampo e il valore Dell'uomo che come mio ho accettato, Mi si rivelerà un aspetto del cielo o della terra Nello splendore del metallo in cui è coniato.
Oh, sono ansiosa di vederlo dormire totalmente in mio potere, Saprò allora chi è che ho da tenermi... Sono ansiosa di vedere Questo amore mio, questa moneta che ruota, posarsi Immobile al mio fianco e pronta Per la mia stima: certo egli sarà Ricchezza di vita per me.
E allora sarà mio, giacendo a me rivelato, Aperto ai miei occhi, chiaro Dormirà, Disteso negligentemente, Affidando a me la sua realtà, e io Guarderò l'alba illuminare Il mio destino.
Guardando splendere la debole luce Su quel sonno colmo di me, Sulla sua fronte, ove i riccioli Negligenti s'accoppiano e appiccicano, Sulle sue labbra, ove il respiro leggero va e viene, Inconsapevole, sulle sue membra assonnate finalmente stese, Indifese, Piangerò, lo so, oh se piangerò Di gioia e di tormento.
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