Portava regali ai bambini, era testimone vivo, soffriva della competizione tra chi veste bene, e chi peggio...
Mi pagava il caffè quando cercavo il calore della bevanda, e la serva veniva mesceva, di modo che chinandosi gioivo, e le nostre buscherate le rimpiansi, quando presto ebbero fine.
L'ho curato, nel giardino che potava Era sordo per il fischio dei suoi sogni acuti
Continua da mille anni, così bello smisurato, il Sole, che coi suoi raggi non t'inganna.
Le memorie del tuo salotto, l'odore dell'oasi, sacri colori, nell'ansia attendeva l'assenza dei vivi.
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