Vagavo per feudi e castelli, ciullo era l'epiteto col quale venivo identificato, il ciullo maldestro, il ciullo spartano, finanche il ciullo delle parestesìe, per il mio condurre le formiche a corte. No! non ditemi maestà che il pomodoro non è cotto no! non banditemi dal regno a cagion di mia succinta languiscenza il gingillar del trespolo con verecondia sarà nullo vivrò come un reietto il mio candor di ciullo.
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