Il rapido giorno è fuggito, la notte agita la sua bandiera e adduce le stelle. Torme stanche di esseri umani lasciano il campo e il lavoro, dove erano animali e uccelli s'attrista ora la solitudine. Come il tempo si consuma!
Il porto s'avvicina sempre più per la barca delle membra. E come fuggì questo giorno, così in pochi anni io e tu, e quel che abbiamo, quel che vediamo, finiranno là. Questa vita mi sembra un campo di corse.
O sommo Dio, non farmi scivolare sulla pista! Non far che mi sviino né guai, né pompe, né piaceri, né paura! Davanti e d'appresso mi stia il tuo eterno splendore.
Fa' che l'anima vegli se il corpo stanco s'addorme, e quando l'ultimo giorno verrà a sera con me, dalla valle di tenebre sollevami su a te.
Andreas Gryphius, nato nel 1616 a Glogau, in Slesia, e qui morto nel 1664 - poeta e drammaturgo tedesco - Autore del Barocco, è stato il più significativo compositore tedesco di sonetti del XVII secolo.
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