Sotto a quel tiglio nella campagna, lą c'era un letto per noi due, e lą potete ben vedere come sono spezzati i fiori e l'erba. In una valle al limite del bosco, tandaradei, dolce cantava l'usignolo.
Io me ne venni al prato: il mio amico era gią giunto lą. Come mi accolse, nobil signora: ne son felice sempre di pił. Se mi ha baciata? Ma mille volte! Tandaradei, non vedete come č rossa la mia bocca?
E aveva fatto cosģ splendido un letto di fiori. Ancora ne riderą tra sé e sé, se qualcuno passa per quel sentiero. Di tra le rose potrą capire, tandaradei, dove era posata la mia testa.
Che giacque con me, nessuno lo sappia! Dio non voglia! Che vergogna! E come mi ha amato mai, mai nessuno lo scoprirą, tranne lui ed io e un uccellino piccolo: tandaradei, che certo mi sarą fedele.
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