Inchiodati con le dita sopra l'iceberg della vita, lo sentiamo come il vento il trascorrere del tempo. Ancorati e raffreddati, siamo fuori ad aspettare chi ancora ci può amare. Non vogliamo congelare e impariamo a navigare aspettando primavera. Ci chiediamo poi, dov'era quell'isola felice decantata dai poeti. Se il cuor ancor ci dice di guardar oltre le stelle, saran loro, proprio quelle a condurci nel calore di un immenso nuovo sole, che ci scaldi poi le dita con il raggio della vita.
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