Tra le labbra un ramo triste di uccello migratore salsedine ed effimero per te si estendono all'infinito. Amiamo il mare, il suolo dei profeti, le trecce dell'amata. Partire verso un altro mondo: strade innevatesplendono musica, notti s'intrecciano a porte di perla città come coppe di cristallo.
Uccello migratore credi che il mare sogni l'orizzonte e città di cristallo siano solo per te? Scaviamo trincee febbricitanti. Temiamo forse l'avventura sulla via di Shiràz? Sogniamo canzoni e torchi e città limpide mentre emigriamo? Restiamo in trincea siamo l'avamposto; in mente una visione la stella meridiana un cielo di poeta. Gelati passi di rivoluzionari si annunciano tomba restiamo a nutrire la rivoluzione di notizie felici, ostinazioni feroci e duro lavoro ad ogni ora. L'uccello migratore sia impiccato.
Sa'adi Yusuf (poeta iracheno, 1934) - Nato a Bassora e in esilio dal 1979, Yusuf è uno dei massimi esponenti della poesia irachena. I componimenti di Yusuf trattano il tema della persecuzione politica, dell'esilio e delle atroci sofferenze della guerra.
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