Un guscio di carne cerca stasera la mia anima rigido fiore al bacio di farfalla e semina tra inconsapevoli sentieri miraggi oro che bagna le rive rifatte forse perdute a chi visse. Spezzerò arcobaleni e mi laverò i pensieri nei vergini colori come un Van Gogh rifarò nuove terre atemporali nuove stelle d'afferrare con mano silenti saette in sere d'agosto un gioco d'indovini è rimasto un perché al di sotto degli abissi il batiscafo non serve non strisciano le alghe sulla pelle una scatola chiusa senza una chiave per aprirla. Forse i fiori mi sogneranno su cime colorate e i cieli apriranno squarci di futuro le chimere converseranno con i miei sogni e il gabbiano sorvolerà mondi ignorati; altro non resta che alzare lo sguardo al cielo la mente assorta a riguardar le stelle.
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