"Facciam" disser gli dèi, "facciamo un'opra chi l'uguale laggiù non sia: in lei la nostra possanza il mondo scopra; quanto in cielo può darsi, a lei si sia." L'alma più degna ch'un bel vel ricopra scelsero allor Bellezza e Leggiadrira: ecco Natura, ecco i celesti all'opra; e chi uscì lor man? La donna mia. Venere la beltà, Mercurio l'arte, il senno Giove, e dier lor grazie a lei Febo, Cintia, Giunon, Pallade e Marte. Deh! perché Amor non fu tra gli altri dèi! Che s'ei nel gran lavoro avea sua parte, l'intero paradiso era in costei.
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