Capitolo sesto
Parla il colpito
(opera di Rino Gaetano)
Un dì, nel cammino della speranza,
Mi soffermai per un rimprovero
Venutomi dalla pura ignoranza.
Mi ordinarono a limite di Omero
Ire coi fagotti della mia irante.
Io, che no sapea rifugio al sombrero,
Mi difesi come mai e usai il calmante.
Nel mio spirto poetico trovai nel core
Una rima d'offesa e come Dante
La inveii contro bruto l'inflittore.
Osai e dirolle come gettar la sabbia,
Ero il primo contro quel dottore
Che non rispettava che sua rabbia.
Non val mostrare la prepotenza,
Non suffice celar passato in gabbia,
Quando poi di intelletto è senza.
Ma lui di educazione è pressoché manco,
Or che già mostravansi fuori e a menza.
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Info
- Riferimento:
- Dal libro Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti, canzoni inedite di Rino Gaetano.
- Dedica:
- A te poeta, genio incompreso, unico Mito della mia gioventù passata e della mia maturità presente!
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