Un grande amico che sorga alto su me E tutto porti me nella sua luce, che largo rida ove io sorrida appena e forte ami ove io accenni a invaghirmi…
Ma volano gli anni, e solo calmo è l'occhio che antivede perdente al suo riapparire lo scafo che passava primo al ponte. Conosce i messaggeri della sorte, può chiamarli per nome. È il soldato presago. Non pareva il mattino nato ad altro? E l'ala dei tigli e l'erta che improvvisa in verde ombrìa si smarriva non portavano ad altro? Ma in terra di colpo nemica al punto atteso si arroventa la quota. Come lo scolaro attardato - né più dalla minaccia della porta sbarrata fiori e ali lo divagano – io lo seguo, sono nella sua ombra. Un disincantato soldato. Uno spaurito scolaro....
Commenti