Nel buio prenatale l'eco della voce carezza sotto pelle; canta la madre e il bimbo nuota nel suono primordiale oceano di infinite odissee.
Partorirà con gioia e di dolore verserà vagiti in versi come semi al vento; semi che cadono dentro le intime fessure di una terra fertile pettinata di solchi; da essa nascerà e a nuovo giorno rinascerà uovo/uomo nuovo.
L'eco di quella voce umana e primordiale risentirai sotto cipressi sotto lapidi mute scritte con nomi, numeri e frasi uguali; così per sempre libero sarai dai luoghi e dai tempi di quest'utero di mondo.
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