Cade l'angelo senza più ali plana sul vento che lo porta giù. Il corpo etereo diventa di carne e l'angelo avverte l'istinto bestiale. Non più purezza d'arpa celeste, ma lussurioso ritmo di tamburo incalzante. Batte, batte il tamburo di terra infonde nel ventre l'antico richiamo. Niente è più cielo intorno al suo corpo ormai ricoperto da bellezza e peccato. Lei è donna, condannata e divina! Lei è sposa dell'Antico Signore Niente è più cielo sopra di Lei, ma solo terra e ovunque Terra. Terra, sopra e dentro di Lei Terra, Splendente e Divina, Bellissima... Terra!
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