Io Saturnalia, volsi lo sguardo al vento. La sfilata già s’esibiva ad est, mentre io cancellavo nuvole con la mia spugna all’orizzonte. Quella turba gracchiante, cenere. Il posto d’eroe non c’era, ne ci fu mai. Noi che battezzavamo i campi, mai trovando gli Elisi. Io Saturnalia. Ma l’isole Fortunate, i lidi beati, Gli dei soffocarono in orge.
E' la poesia di una battagli, il coraggio, la forza, la volontà di farcela e di riuscire; preparando le terre, mirando alle terre, che sia un potere che coinvolga tutti. C'è una volontà di riuscire ma allo stesso tempo la rassegnazione, la resa agli Dei venuti.
Commenti