Ricevi adesso la mia confessione oh notte. Ruffiana meretrice! Tu assolvi financo i diavoli del profondo inferno. Ma nel buio non esiston ombre e sotto il tuo vestito s'inabissa il niente Giro per le tue strade buie e vedo quello che nascondi al giorno. Gettata ai margini d'un marciapiede sporco da un destino che di lei si è fatto beffa una donna gracile e malvestita spreme dolore da una risata acuta. Ride a tre uomini che se ne vanno dopo aver lasciato nel suo sesso seme marcio e inutile violenza. La scherniscono con oscenità e risate. mentre si allontanano su una vecchia Maserati blu. Lei resta sola e ride, ride forte ride in faccia al freddo e alla paura, Ride sguaiata, volgare, quasi a dar ragione a loro e a quegli insulti che si allontanano veloci e festanti insieme al rombo del motore della vecchia Maserati blu. Scende il tuo silenzio, oh notte, sui protagonisti di questa triste storia e su tutte le storie tristi che non hanno voce. Ho voglia di gridare ma la donna gracile e malvestita, come un fantasma, sorge dall'abisso dell'inesistenza, mi guarda e mi fa segno di tacere. "È inutile" mi dice "Io sono stata scritta su questo marciapiede, non su una Maserati!" Ride, ride sguaiata e volgare mentre scompare tra le pieghe della sua triste storia.
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