Gocce disperse di sogni cristallizzati, forse mai nati sulle sponde di ieri, diaspore di pensieri nella mente affastellati frugo e non trovo e cerco invano giustizia per chi all'arbitrio del tempo il suo corpo spento lascia al silenzio d'uomini ignavi.
E tu, Giulio, che brancoli nel buio di tenebre oscure senza giustizia, tu sai e taci, muta presenza nei ricordi cari o in chi insegue il tuo sentiero, aspro di pace, dove volti mendaci ti copron di torture.
Il tuo sguardo appare lucido e franco sui sentieri a rischiarar l'ingiuria della vita e sol chi t'ama vede in fondo una luce, sfocata e lontana in fondo a un pozzo di menzogne truce.
Giovane guerriero, non cedere alla sorte dell'oblio or che il mondo infame chiude gli occhi e non vede, perché non vuole, sangue e morte e della Siria il grido verso il cielo a un Dio sordo e muto come noi esseri mortali.
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