Ho immaginato di guardare il mondo da molto lontano, dal cielo profondo. Una pallina da golf mi sembrava mentre intorno a me tutto riluceva. Non mi bastava guardar da lontano volevo arrivare a toccare con mano quel che sembrava così lucente, così perfetto, così invitante. Spingo in avanti il mio essere inquieto mentre tentenno e mi tiro un po' indietro, ma alla Fonte non posso tornare la mia missione è di andare a scoprire. Migliaia di luci costellan quel mondo, nascono e muoiono in un nano secondo. Mentre mi avvicino mi accordo stupito che non fan calore ma solo prurito. Una strana energia mi pizzica intorno non è luce sana ma solo un ritorno di freddi riflessi di luce inventata, di scatole chiuse, energia imprigionata. Mi guardo un po' intorno e quel che mi appare è un mondo inventato, non è naturale. Volevo vedere i boschi ed il mare ma vetro e cemento sembran dominare. Volevo sentire la pace nei cuori e invece di guerre io sento i dolori. Mi avevan parlato di questo pianeta di verde coperto, di mari, una meta da poter raggiungere per respirare, ma forse prima dovevo arrivare. Mi sono attardato fra stelle e pianeti correndo e giocando ma tardi facendo. Ed ora che faccio? Voglio pensare che questo mondo si possa salvare. Aguzzo la vista, affino l'udito, quello che sento non l'ho immaginato... piccoli esseri cantano in coro, son la speranza del mondo loro. Mille bambini in un girotondo possono ancora cambiare il mondo. Salvaguardare il verde pianeta e l'energia del sole che vita e luce può dare, per riscaldare, per cucinare, per non morire, per far capire che in fondo in fondo l'unione è la vera salvezza del mondo. Ma ora riparto, non posso restare, in questo mondo non so'respirare. Un pensiero di Luce vi mando piano la curiosità mi ha preso la mano, ma alla Fonte ora debbo tornare, quello che ho visto dovrò raccontare. Ci rivedremo, potrò ritornare... potremo ancora comunicare... se la Coscienza saprete svegliare il vostro mondo potrete salvare.
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