Scritta da: Marco Teocoli
in Poesie (Poesie personali)
Ventotto
Un numero, una data, un ricordo;
una coincidenza;
un'angelica presenza;
un progetto di artistica;
una ricorrenza per la vita.
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Un numero, una data, un ricordo;
una coincidenza;
un'angelica presenza;
un progetto di artistica;
una ricorrenza per la vita.
Non è il tempo
e neanche il vento
che può portare via i ricordi,
quelli più forti.
Le canzoni, le belle azioni,
così come le emozioni
segnano i solchi della nostra memoria,
indimenticabili momenti di vita straordinaria.
Viviamo di questo,
anche di un piccolo gesto,
tutto ciò che provoca battiti
prolungati seguiti da brividi.
A farmi compagnia
sarà la lunga scia
dei ricordi più vecchi,
dei miei nei tuoi occhi
del tuo tanto cuore
e del tuo grande amore.
Pregherò per te,
vedrai che il buon Dio ancora c'è.
Siamo foglie al vento
innanzi all'eterno.
Siamo pure pieni di paure
quando, per cattiva sorte,
il vento soffia forte.
Ti sarò di compagnia
quando pregherai Maria.
Manto di carità e madre di tutti noi
dai pace e serenità ai figli tuoi,
stringi le braccia al petto,
dacci il tuo affetto,
indulgi salute e prosperità,
abbi di noi pietà.
Lassù qualcuno sa ascoltare
le persone che sanno amare.
Questa preghiera, detta con il cuore,
ci da la grazia per far guarire.
Quante volte qualcuno dal cuore duro,
in branco come animali li hanno derisi.
Altre volte picchiati e buttati fra i rifiuti,
peggio li hanno abbandonati al loro fato.
Ma quale destino se non hanno la capacità di trovare.
Ma quale destino se non chiedono che il nostro amore.
Siamo noi il loro destino
possiamo dargli la luce
Il sole
l'amore.
Hanno la sensibilità di una colomba appena nata,
indifesa senza peccato e voglia di vivere innata.
Hanno ali di burro e toccano il cielo.
Hanno lo sguardo felice e fiero.
I più fortunati hanno la comunità per famiglia.
Spesso li troviamo circondati da tanta ferraglia.
C'è pure chi si prende cura dei loro bisogni,
ma l'ignoranza e la vergogna tarpano i loro sogni.
Guardiamoli negli occhi,
ricordiamo i loro nomi.
Non sono loro i veri disabili
ma sono le barriere degli abili.
Fare di più si può, ricordare di fare, mai dimenticare.
Vivo una dolce vita
da quando sei arrivata.
Di nuovo la fortuna
me ne ha dato una
di possibilità
e con molta probabilità
non merito questo.
Per il resto
ho apprezzato
il tuo gesto
appassionato.
Quallo che mi dai
prima o poi lo riavrai
cento, mille volte di più
nel mio cuore ci sei tu.
L'amore desiderato
non può essere vissuto.
Forse se potessimo,
nemmeno ci piacerebbe.
Voglio pensarlo,
per non morire dentro.
Mi consolerò
o reagirò
alle tue parole,
dette per amore
per non illudere.
Meglio per sperare
in quel giorno stellato
e da tempo ambito
Andrai a dormire
Con i sogni da lenire,
una lacrima sprizzata,
dal cuscino assorbita.
Il tuo grido del cuore
non può far rumore.
Rannicchiata nei tuoi pensieri,
stringi al petto i ricordi di ieri.
Sola in un lago di notte,
con le stelle illuminate
dalla luce dei tuoi occhi,
desideri la neve a fiocchi
nel tuo mondo incantato,
come a voler cambiar fato.
La neve ancora cadrà.
Come un giglio rifiorirà
la tua voglia di parlare.
La paura di amare
Il posto lascerà
al nuovo che verrà.
A volte penso di essere sbagliato
Altre volte dico di essere nel giusto
Molte volte sono criticato
Per credere nell'amore manifesto.
Non crescerò mai dicon tutti.
Se è questo il mondo degli altri
Voglio restare con gli occhi da bambino
Con il cuore romanzino
Datemi pure del cretino
Ciò che ho nel cuore è ben altro
Di ciò che pensa chi non fa altro
Che mal giudicare e ferire.
A volte penso di essere sbagliato
Perché vorrei un cuore rinnovato
Lo vorrei duro e spietato
Piccolo piccolo e pietrificato
Ruvido e scontroso
E chissà se il risultato
fosse il vivere agiato.
Eh si a volte penso di essere sbagliato
Per paura di essere mal giudicato
Cambierei il mio cuore
Con uno meno malato
Ma non sarei me stesso... che peccato.
Ascolterò il tuo silenzio
del tempo con brusio,
nel ticchettio di un orologio,
in odor di quadrifoglio,
fra le onde del mare,
mentre ti vengo a pescare,
nel volo di una farfalla
quando nasce la tua alba.
Ascolterò il tuo silenzio,
così sarà anche mio.
Per un attimo ho sperato di essere premiato,
fermo immobile con lo sguardo su di te ho aspettato.
Senza disagio penso che sei un'emozione,
sei più di un libro e di una bella canzone,
sei un tuono a ciel sereno,
sei un respiro a cuore pieno,
sei la grandine di primavera,
sei il sorriso che prima non c'era,
sei ciò che sei
sempre più nei pensieri miei.
Perdona la mia franchezza,
pensa se a dirtelo fosse una carezza
o lo sguardo libero sulla tua dolcezza.
Non aver paura di ciò che penso,
tanto è solo un pensiero dentro,
è ciò di cui mi nutro per vivere,
senza questo tutto sarebbe cenere.
Araba Fenice così io sarò.
Grazie a te io rinascerò.
Fino a quando conviene lottare
e se il nemico è invisibile
Come ci si deve comportare
Da che parte sferra il colpo micidiale
Abbiamo una sola via di uscita
Lottare fino alla morte
Può essere la soluzione
Dunque come non bramarla
Lambirne l'essenza
Sentire il brivido della fine
Di questa angosciante agonia.