Di te stesso sei colmo, e tuttavia, quanto di te stesso sei privo, solo, e lontano, sempre da te stesso!
Aperto in mille ferite, ogni istante, come la fronte, van le tue onde, come i pensieri, vengono, vanno e vengono, baciandosi, fuggendo, in un eterno conoscersi, mare, e dimenticarsi.
Sei tu, e tu non lo sai, batte il tuo cuore in te, senza saperlo... Che colmo di solitudine, mare!
Oh, questo suono di oro che va, questo oro che va all'eternità; che triste il nostro udito che ode già questo oro che va all'eternità, questo silenzio che rimarrà qua mentre il suo oro va all'eternità!
L'agnello belava dolcemente. L'asino, tenero, si rallegrava in un caldo richiamo. Il cane latrava, quasi parlando alle stelle… Mi destai. Uscii. Vidi come celesti nel suolo fiorito come un cielo capovolto. Un alito tiepido e dolce velava il bosco; la luna andava declinando in un tramonto d'oro e di seta, che sembrava un ambito divino… Il mio petto palpitava, come se il cuore avesse avuto vino… Aprii la stalla per vedere se era lì. C'era!