Parole come perle, che cadono nel latte. Nel giardino abbandonato, fruscii di veli e smorti luccichii rosa e verdastri. Fantasmi lievi passano fuggenti e silenziosi, come sfilacci di sogno che vanno alla deriva. Le note flebili di violini evanescenti, nella sera di aprile. La seta di giuramenti insinceri. Lo sfarfallio di mille e mille promesse fatte di vuoto. Su tutto, i chiaroscuri del crepuscolo.
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