Tu che dormivi tra due mani sporche di sangue, vecchi debiti e difetti, come se fosse l'uomo tra i giganti, a darti, lui, amore e sicurezza.
Saltavi tra emozioni e sentimenti, sembrava che nascessero a seguirti, avevi gli occhi grandi come il sole che se a guardarlo, in lacrime pioveva.
Ebbene, cuore soffice, leggero, sei sempre stata marmo di certezza, e vita passerebbe nell'eterno, all'ultimo respiro ad aspettarti.
Cercando un dio nascosto tra le stelle desiderando a crederne esistenza, tra lacrime malate ad impotenza, ad implorarne scambio a sofferenza.
Vivi tra chi ti ha vista sì felice, cui hai trasmesso sogni e tenerezza, quella che senza nulla, davi in cambio, perché era dentr'essenza di te stessa.
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