Ho corso per esser da te un miliardo di passi più in là e abortito sul nascere magnifici istanti privando ai miei occhi quel lampo che era guardarti. L'ho fatto, così che avrei potuto un giorno guarire, e salvarmi, null'altro.
L'esilio è una donna che puoi possedere soltanto a metà, il doverne far senza e sorridere ancora erge sbarre crudeli tra me e il mio profondo. Io ne porto il fardello e sconto di tutte la pena più aspra, essere il martire e al contempo il mio duro carnefice.
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