Chi c'è dall'altra parte di questo tempo che fa il suo mestiere, mani lasciate ad asciugare al sole e fulgide carezze appese al filo di un divenire che non ci appartiene. Non so chi tu sia alla luce di quell'abbaino sopra di me a dar da bere alle camelie celato alla nuova stagione. Il ronzio di un'ape ti parlerà di me e la margherita risponderà, bianca, e l'erba appena falciata berrà acqua amara di fronde acerbe e la terra salirà al cielo col sospiro dei nostri no. Languida la luna tornerà sulle tue ciglia abbandonate alla ninna nanna del cuore materno sgombro di incertezze e allora saprai dove andare ed io ti vedrò arrivare, semplice, una margherita tra le dita, eco di un sì tra le labbra dischiuse al pianto del tuo amore.
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