Faticano le anime a volare, si fanno sempre più pesanti e cadono.
Come alberi affondiamo le radici della ragione a terra, mentre le consapevolezze sublimi avvengono in alto. Le foglie sottili si tengono strette alla luce, che avanza tra le zolle nere e umide, sovrastando il buio profondo della notte sepolta in noi. Il vento del tramonto riflette pensieri di tempi lontani, voci di tramontana gridano nel silenzio l'amaro di uno sguardo chiuso dietro a finestre d'ospedale, come un fiore rinsecchito aspetta un raggio di sole. Uragani in tempesta si affollano tra le arcate dei cieli, il frastuono strappa il fardello appeso alle spalle del mondo. Cadono le pergole delle certezze, lottano le mani verso le speranze, le parole corrotte, quelle che entrano nella testa e si spengono ai piedi delle condanne.
C'è una rosa rossa da cogliere perché non muoia in piena estate.
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