Vedo oggi nel giardino una tardiva viola e con la mente ritorno a un tempo antico al giardino della giovinezza e dell'amore vi era ricordo vi era un fior certo una viola ma non la colsi che nell'istante mi tremò la mano ancor dell'amore acerbo allora or mi domando che fine abbia fatto quel non colto da me fiore: là ritornar cercar vedere? Fosse ancor lì qual come questa viola tardiva e dolce e profumata? Tremante pur oggi la man sarebbe e incerta poi non per acerbo amor ma per vecchiaia stanca, guardo e penso ai versi del poeta antico: "Il mio sogno è nutrito d'abbandono, di rimpianto. Non amo che la viola che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state..."
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