Non posso dire di aver conosciuto veramente la fatica, il lavoro massacrante, i calli sulle mani, quelli veri e screpolati come li aveva il nonno, non ho conosciuto né la disperazione né la fame, non ho navigato nel mare tempestoso della miseria. Non ho dovuto e non devo oggi combattere contro questi mostri che possono divorarti l'anima. Non ho ceduto nemmeno al conformismo e nemmeno vissuto secondo ciò che la società chiama normalità. Sono rimasto quello che sono sempre stato. Un ragazzo arrabbiato e testone. In fin dei conti, mi è andata bene nella vita, c'è di peggio. Adesso ho trovato te, ora ho tutto.
Composta mercoledì 10 luglio 2013

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