Che possa l'uomo cercare la pace senza puntare il fucile per difendere le proprie ragioni. Che possa essere l'amore la ragione del respiro dell'uomo. Che le diversità possano morire in un abbraccio di solidarietà. Che ogni religione abbia un unico senso: "La Pace". Che i politici possano fare il bene del mondo non quelle delle proprie tasche del proprio potere. Che ogni lacrima possa sposare un sorriso. Che possa l'anno nuovo seppellire odio e rancori invidie e cattiverie. Che possa il 2026 far sorgere l'amore nella profondità dell'anima di ognuno di noi.
Che possa l'uomo abbandonare la forza come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e individuali. Che ogni uomo possa ricordare di essere al mondo per un atto di amore. Che le diversità possano costituire patrimonio comune anziché motivo di diffidenza. Che ogni religione abbia un unico senso: l'amore. Che i politici possano scomparire dalla faccia della Terra, lasciando il posto a uomini comuni animati da onestà, buona volontà e possenti zebedei. Che possano scomparire tutte le lacrime, salvo quelle di gioia, MA in misura moderata. Che possa l'anno nuovo, cioè il fatidico 2012, non seppellirci tutti, ma lasciare in vita solo coloro che, incapaci di ipocrisia, siano capaci di amore non solo nella profondità della propria anima, ma anche nella superficie delle proprie azioni.
So sprach Pino Freda, che regala a Silvana Stremiz, consigliata in uno a Herman Hesse, Kahlil Gibran, Pablo Neruda, e - mi pare - anche Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi, un bel 10 di incoraggiamento come presente (e futuro) per il nuovo anno.
Detto il che, mi associo ai buontemponi che già iniziano gli spari dei botti di Capodanno.
P+A+X V O B I S C U M.
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